FINALITÀ

I primi dieci anni di attività del Convalescenziario furono caratterizzati da numerose donazioni al Comune ed alla Parrocchia, per il sostegno a persone bisognose di cure nelle colonie climatiche e montane, ed anche a favore della Casa di Riposo “Gottardo Delfinoni” e dell’Asilo “Carlo Tosi”.

I vari C.d.A. che si susseguirono negli anni, continuarono ad elargire fondi a scopo benefico a favore di singole persone meno abbienti ed ai Comitati di solidarietà sorti nel Comune. La vita del Convalescenziario proseguì fra alterne vicende più o meno fortunate. Dopo un periodo di incertezza di competenze, che dominò il triennio 1985/1988, su disposizione della Regione Lombardia (allo scopo di evitarne lo scioglimento) giunse il commissariamento. Iniziò quindi un processo di “rivitalizzazione” dell’Ente. Fu stilato uno Statuto che ne delineò le finalità istituzionali ed un programma operativo. Il 4 aprile 2002 l’Ente acquistò dalla Società di Mutuo Soccorso di Casorate Primo la struttura dell’ex Cinema Italia, con l’intento di costruirvi dei minialloggi. Nel gennaio 2003, adempiendo agli obblighi imposti dalla Legge Regionale 1/2003, si trasformò l’IPAB in “Fondazione di Diritto Privato” dando così una nuova veste giuridica dell’Ente. Nel dicembre 2007 si decise di alienare anche lo stabile di Via Cola di Rienzo di Milano. Reinvestire i proventi delle cessioni immobiliari, effettuate negli anni precedenti, in edificazioni di edilizia sociale, sul territorio casoratese e da destinare ai residenti, darà concretezza alle volontà del Testatore che ha sempre voluto privilegiare gli abitanti di Casorate Primo. Nel luglio 2009 attraverso una permuta con pari valore viene trasferito al Comune di Casorate Primo il fabbricato di via Dall’Orto (ex cinema Italia) e viene acquisito nel patrimonio della Fondazione un terreno sito in via XXV Aprile, inserito nel Documento di Inquadramento Comunale con vocazione edificatoria di tipo residenziale. Con l’approvazione definitiva del piano attuativo ed in seguito alla sottoscrizione della Convenzione Urbanistica, il terreno diviene edificabile secondo i parametri specificati nella Convenzione stessa, per l’edificazione di edifici di edilizia residenziale pubblica. Nel maggio 2012 viene indetto e pubblicato il Concorso di Idee per l’affidamento delle attività di progettazione definitiva relative alla costruzione di edifici di SOCIAL HOUSING. Al vincitore arch. Monti di Como viene assegnata la redazione del Progetto definito che venne consegnato alla Fondazione nel giugno 2014.

Nel gennaio 2015 l’arch. Monti illustra il Progetto del Social Housing al nuovo C.d.A. specificando anche i parametri relativi alla realizzazione degli edifici in progetto in merito ai contenuti della Convenzione Urbanistica. L’approfondimento dei dati progettuali non allineati alle specifiche della Convenzione Urbanistica e le successive considerazioni di carattere economico, da non sottovalutare la prospettiva di utilizzare lamaggior parte del patrimonio, hanno portato alla decisione del nuovo C.d.A. della Fondazione di non procedere con l’affidamento dell’incarico per la progettazione esecutiva dell’intervento di Social Housing e la conseguente realizzazione dei fabbricati.